Che tu abbia appena iniziato la tua carriera o che tu sia un professionista “navigato”, sai bene che esistono molte cosiddette skills fondamentali (le famose soft skills) utili per vivere bene dentro e fuori l’ufficio.
Una di queste è l’umiltà, una virtù che sappiamo non appartenere proprio a tutti, ma che in Vcube cerchiamo al pari delle competenze tecniche (e a volte anche di più).

Dalla competizione alla collaborazione

Potremmo dire che nel posto di lavoro ideale, tutti, collaboratori e manager, dovrebbero essere professionisti capaci, collaborativi e umili, ma staremmo parlando della solita “storiella”, di un bel romanzo già letto.
La difficoltà sta proprio nel sapersi orientare tra le variabili umane, quelle caratteristiche uniche che rendono ogni buon professionista una “pedina” fondamentale nello scacchiere aziendale, dove ognuno può cambiare il gioco, indipendentemente dal ruolo.
Navigato o alle prime armi, dunque, puoi essere un professionista di un’altra categoria, puoi avere una visione del mercato migliore di chiunque altro, idee brillanti, e allo stesso tempo saper ascoltare ciò che i tuoi colleghi hanno da dire, lasciando loro lo spazio di cui necessitano.
La tua arroganza non aiuterà l’azienda a distaccarsi sul mercato.

L’umiltà non è per i “deboli”

Essere umili non significa avere una bassa autostima, o una personalità fragile, al contrario: una persona umile ha un’equilibrata consapevolezza di sé, che gli permette di dar spazio anche agli altri.
Tutto parte da noi.
L’umiltà ti permette di non essere succube del tuo ego, ma di controllarlo, spostando la tua attenzione da te a ciò che c’è oltre… le persone, i colleghi, l’azienda, e non perché questi debbano venir prima di te, ma perché in base alla situazione, ci sono delle priorità che vedono la prosperità del gruppo (e quindi dell’azienda) come uno dei vettori della felicità sul posto di lavoro.
Fa’ il tifo per i tuoi colleghi, non dargli contro, invidia e arroganza viaggiano assieme e spesso sono manifestazione del tuo ego “fuori controllo”, il che non contribuisce a creare un ambiente di lavoro e una cultura interna positivi.

L’ascolto è un superpotere

Costantemente bersagliati da una marea di distrazioni lavorative e personali, sapere concentrare la nostra attenzione verso ciò che gli altri hanno da dire pare sia sempre più complicato.
Il tempo a nostra disposizione è sempre meno, i margini di errore ridotti al minimo, prendere una decisione senza confrontarsi con il team potrebbe sembrare a volte la scelta più sensata, e spesso… non lo è.
Un lavoro di squadra efficace si ottiene con il tempo, e può rivelarsi un’esperienza impareggiabile o, quando le cose vanno male, da dimenticare.
Ma allora quali sono i superpoteri del professionista umile? Vediamoli a seguire.

  1. Accetta i propri meriti e riconosce quelli degli altri
  2. Fa domande utili per sé e per il team
  3. Condivide le proprie conoscenze
  4. Non fa preferenze tra le persone
  5. Chiede e ascolta i feedback
  6. Lascia ad ognuno il proprio momento di gloria

L’umiltà ripaga

L’umiltà sul posto di lavoro aiuta tutti, a vivere bene l’esperienza lavorativa, a sentirsi ben disposti ad andare al lavoro quando fisicamente non ci si è, favorisce la nostra crescita professionale e, di riflesso, la prosperità aziendale.
Essere umili e collaborativi aiuta a creare relazioni più profonde e stabili tra le persone, e favorisce lo sviluppo di un network propenso a riconoscere le capacità professionali e umane altrui.
Se anche tu riconosci che non puoi sapere tutto e avere sempre ragione, lavora sulle tue lacune e ascolta i tuoi colleghi, c’è sempre da imparare.
Un professionista umile è quel tipo di persona con cui la maggior parte di noi vorrebbe interagire quotidianamente.
E anche Vcube è onorata di poter collaborare con questo tipo di professionisti.