Con una Rivoluzione Industriale in atto arrivata al suo quarto capitolo, l’interazione tra mondo fisico e digitale ha innescato il cambiamento del lavoro così come l’abbiamo inteso per decenni, e questa rivoluzione richiede a tutti, nessuno escluso, un costante adattamento alle nuove esigenze.
Molti professionisti lo stanno vivendo sulla propria pelle, sono chiamati ad evolvere il proprio modo di apportare valore, e di sviluppare nuove soft skill a volte ancor prima di quelle cosiddette “hard”, più tecniche e verticali.
Di soft skill ne abbiamo parlato nell’ultimo post del 2022 (lo trovi qui), ma tra le competenze non menzionate, secondo la rivista statunitense Forbes, ve n’è una sulla quale si sono creati tanti falsi miti: la leadership.

Niente etichette

L’idea comune che vede la leadership come caratteristica esclusiva di manager e responsabili di area, è molto diffusa, ma quanto mai sbagliata.
Non è necessario avere dei subordinati che aspettano i nostri ordini per essere meritevoli dell’etichetta di leader.
La leadership non è riducibile a un titolo o a una posizione all’interno dell’azienda, è piuttosto un insieme di fatti concreti che la determinano.
Chiunque, potenzialmente, può essere leader all’interno di un’organizzazione. Molti dipendenti a cui non è assegnata la responsabilità di gestire altri lavoratori, sono in grado di esibire capacità di leadership superiori ad altri “legittimati” di sfoggiare il titolo di manager o direttore.
Ma quali sono i caratteri tipici di un buon professionista con doti da leader?

Caratteristiche del leader

Vediamo alcuni dei tratti principali che non possono mancare:

  1. Saper creare buone relazioni
    La costruzione di legami con i colleghi non passa soltanto dal tempo che si dedica loro, ma dall’atteggiamento che si adotta per conquistarsi la fiducia altrui.
    Lavorare duramente ed essere d’esempio per gli altri, agendo e comunicando in modo trasparente, è sicuramente un aspetto essenziale per un vero leader.
  2. Essere di ispirazione
    Un leader che agisce in modo responsabile stimola ammirazione e motivazione nei colleghi.
    La fiducia nutrita per un leader, è in grado di accrescere quella di chi lo segue, e fa sì che questi si senta meglio orientato e sicuro delle proprie capacità, mantenendosi “in pista”, migliorando la produttività, l’efficienza e riducendo la possibilità di incorrere in errori che possono anche costare caro all’azienda.
  3. Visione e supporto
    Essere un buon leader significa saper guardare oltre ai propri task, vedendo cosa può servire agli altri per poter svolgere al meglio il proprio lavoro (inclusi i propri responsabili).
    Come possiamo contribuire ad alleggerire il lavoro del nostro collega?
    In che modo dobbiamo scrivere quell’email, sapendo che il nostro titolare ha sempre il tempo contato per ogni tipo di decisione?
  4. Saper ascoltare
    L’ego di chi sa far bene il proprio lavoro, a volte, può diventare un ostacolo alla comunicazione e all’ambiente in cui si lavora.
    Per questo è fondamentale saper ascoltare, non solo ciò che riguarda l’aspetto tecnico e operativo del nostro contributo, ma anche ciò che concerne il nostro modo di stare al lavoro e che può influenzare le nostre prestazioni e quelle degli altri.
    Insomma… un leader deve essere aperto al feedback e rispondere in modo efficace (specialmente con i fatti) ad eventuali reclami.

“Leader di se stesso”

Chi l’ha detto che il concetto di leader di se stessi sia solo una categoria di libri di “auto-aiuto”?
Sviluppare capacità di leadership, indipendentemente dal ruolo aziendale, è un “mezzo” per l’autonomia lavorativa e la produttività.
Il coinvolgimento percepito che ne deriva, e l’aumento del livello di soddisfazione, sono di grande incoraggiamento, e fanno sì che anche l’assenteismo o l’intenzione di cercare opportunità altrove, vengano efficacemente frenate.

Incoraggiare la leadership

Lo sviluppo di capacità come la leadership dei propri dipendenti dovrebbe essere punto centrale per ogni tipo di organizzazione.
In tal modo non si avvantaggia solo il dipendente, ma investendo nella persona anche l’azienda ne raccoglie i frutti, favorendo una maggiore soddisfazione, produttività e riducendo il turnover.
Attraverso il potenziamento della leadership unita alle giuste risorse, i dipendenti possono contribuire in modo efficace a delineare il futuro della propria azienda.