Quando “nasce” un nuovo computer, nuovo di zecca e ben assemblato in tutte le sue parti, per quanto potente esso sia, ci si trova davanti a un oggetto di per sé inutile.
Tutto quell’hardware, infatti, senza il software, “un cervello”, non può fare nulla.
Abbiamo sentito spesso parlare di Sistema Operativo (dall’inglese l’acronimo OS), ma cos’è e perché la sua gestione è considerata tanto importante soprattutto in ambito aziendale?

Cos’è un OS?

Un sistema operativo, termine spesso abbreviato con OS (Operation System) è il programma che, dopo essere stato caricato nel computer dal boot program, esegue tutti i compiti basilari (tra cui la gestione dei file, della memoria, input/output ecc.) e gestisce tutti i programmi applicativi.
Attraverso un’interfaccia API (Application Program Interface) definita, il programma applicativo utilizza il sistema operativo effettuando le richieste necessarie, e, dall’altro lato, gli utenti sono in grado di interagire con l’OS mediante un’interfaccia utente, come un’interfaccia a riga di comando (CLI) oppure grafica (GUI).

È davvero indispensabile?

L’OS offre potenti vantaggi allo sviluppo di software; senza di esso, infatti, ogni applicazione risulterebbe di dimensioni molto più importanti, poiché dovrebbe includere oltre alla propria interfaccia utente, tutto il codice necessario per gestire le funzionalità di basso livello del computer sottostante, come l’archiviazione su disco e le interfacce di rete, rendendo impraticabile lo sviluppo del software.
La gestione dei sistemi operativi è quindi di estrema importanza, e consente a un’organizzazione di rimanere aggiornata su patch, aggiornamenti e altri elementi essenziali.

Ambiti di applicazione dell’OS Management

Vediamo alcune delle attività standard coinvolte nella gestione del sistema operativo aziendale:

  • Patch management: è un componente fondamentale nella gestione dei sistemi.
    Tra le fasi cruciali nella gestione delle patch, spiccano quelle del testing e del monitoraggio, in cui simulano e si controllano le fuzioni del codice, per identificarne eventuali problematiche
  • Configuration Management: in generale, si riferisce all’implementazione e alla manutenzione di software o hardware, in modo che tutto funzioni in modo coeso e uniforme su tutta l’infrastruttura. La gestione della configurazione per il sistema operativo di un’azienda implica che, quando si verificano cambiamenti, il monitoraggio li deve seguire.
    Tutti gli aspetti della configurazione dovrebbero essere archiviati e facilmente accessibili in un repository, con un professionista o un team che ne abbia la piena comprensione
  • Monitoring: è responsabilità degli informatici che eseguono il monitoraggio, individuare e risolvere eventuali problemi 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.
    In questo modo si garantisce che il sistema funzioni in modo fluido, efficiente e senza errori. Utilizzando applicazioni che tengono traccia dei dati sulla rete, colui che monitora un sistema è in grado di ridurre i rischi e sviluppare informazioni sulle prestazioni, affinché possano essere utilizzate per rafforzare ulteriormente l’infrastruttura
  • Infrastructure lifecycle management: l’obiettivo della gestione del ciclo di vita dell’infrastruttura, è assicurarsi che tutti gli aspetti della stessa siano in linea con gli obiettivi dell’azienda, e consentano livelli di protezione adeguati.
    L’Infrastructure lifecycle management è principalmente una funzione di monitoraggio, proprio come gli altri servizi gestiti sopra descritti