Secondo un recente report dell’UNESCO, si stima che entro il 2050 il 75% delle professioni sarà legato al settore STEM, acronimo che riunisce le materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche.
Un dato molto significativo che va a sommarsi al numero delle aziende in grande difficoltà a reperire talenti tecnologici: il 25% delle aziende dei Paesi OCSE ha difficoltà a trovare professionisti in grado di ricoprire queste posizioni.
E il mondo femminile, con quali numeri si posiziona sul mercato?
Secondo il Global Gender Gap Report del World Economic Forum, solo il 22% delle donne è impiegata nel settore ICT, rispetto al 78% degli uomini (vedi report).

Mancanza di donne nell’ICT

Sebbene negli ultimi anni le donne abbiano fatto grandi passi avanti nei settori della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica, sono ancora ampiamente sottorappresentate nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Il dato riportato dall’UNESCO, evidenzia una disparità di genere che può avere origine già nella prima infanzia, periodo in cui le ragazze spesso ricevono una minore esposizione ai computer e ad altre forme di tecnologia.
Ma i fattori che contribuiscono alla mancanza di donne nell’ICT sono molti.
E infatti, le ragazze affrontano ostacoli maggiori dei ragazzi quando si tratta di entrare nei campi STEM.
È meno probabile che vengano incoraggiate dalle loro famiglie e dal mondo dell’educazione a intraprendere una carriera in queste aree, passando a volte attraverso discriminazioni e molestie rivolte dai loro coetanei.
Crescendo, le donne si trovano spesso a dover affrontare le difficoltà intrinseche del conciliare responsabilità lavorative e familiari con una carriera nell’ICT.

Soluzioni e spiragli di ottimismo

Il mondo sta lentamente cambiando, con alcune battute d’arresto e occasionali passi indietro.
La mancanza di un piano globale, che prevede un cambiamento orchestrato su più fronti, da quello politico a quello educativo, rende l’ambizioso obiettivo di raggiungere la parità tra i generi nelle STEM, una conquista difficilmente concretizzabile prima del 2100 (leggi report).
Com’è possibile accelerare questo processo?
Una soluzione consiste nel fornire maggiori opportunità alle ragazze della scuola primaria e secondaria, in modo da permettere loro di apprendere i diversi aspetti dell’ICT, tra cui la programmazione informatica.
Questo può essere fatto attraverso attività extracurriculari, campi estivi o anche integrando maggiormente l’informatica nel curriculum scolastico.
Un’altra soluzione potrebbe essere creare campagne di informazione che offrano maggiore consapevolezza sulla gratificazione che l’ICT può offrire alle donne, così come agli uomini.
Un altro modo possibile potrebbe essere quello di fornire maggiore supporto alle madri lavoratrici che vogliono intraprendere una carriera nell’ICT, offrendo loro orari di lavoro più flessibili e/o possibilità di remote working, nonché sussidi per l’assistenza all’infanzia e strutture apposite nelle prossimità del luogo di lavoro.

Iniziative di successo

L’incremento del genere femminile nel settore ICT è diventato una priorità per molti paesi, e da diversi anni, sono nate molte iniziative e proposte per raggiungere questo obiettivo.
Una di queste è rappresentata dal sistema di accreditamento per gli istituti formativi denominato Athena SWAN, creato nel 2005 nel Regno Unito.
Questo sistema ha l’obiettivo di migliorare l’uguaglianza di genere nel mondo accademico, riconoscendo le buone pratiche negli istituti di istruzione superiore e di ricerca, attribuendo loro un marchio di qualità che ne sottolinea l’impegno e i risultati ottenuti.
Ad oggi, l’iniziativa è stata adottata con successo da oltre 45 paesi.
Un altro esempio è Girls in Tech, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro con sedi in tutto il mondo.
Girls in Tech si concentra sull’interesse delle ragazze per la tecnologia, offrendo loro orientamento e aiuto a intraprendere gli studi delle materie scientifiche e tecnologiche, e un supporto per una carriera in questa area.

Evoluzione necessaria e vantaggiosa (per tutti)

Per favorire un maggior accesso nell’ICT al mondo femminile, è importante ripensare agli ambienti di lavoro attuali, affinché le donne si sentano supportate e possano prosperare, sia in termini di vita professionale che personale.
Ciò include la creazione di politiche che promuovano l’equilibrio tra lavoro e vita privata, oltre a fornire opportunità di istruzione e formazione che aiutino le donne ad acquisire le competenze necessarie per affrontare al meglio una carriera nell’ICT.
Inoltre, le imprese e le organizzazioni dovrebbero unire le loro forze per fare in modo che sempre più donne abbiano l’opportunità di occupare posizioni di alto livello, favorendo l’indebolimento della disuguaglianza di genere oggi esistente nel settore.
Queste evoluzioni, non gioverebbero soltanto al genere femminile, ma all’intero settore.