Nell’era in cui i dati sono diventati l’oro nero delle aziende, la sicurezza informatica è diventata un aspetto cruciale per proteggere il valore e la reputazione di un’organizzazione.
Proprio in questo contesto emerge la figura dell’hacker etico, un professionista che utilizza le sue competenze tecniche per combattere il crimine informatico e difendere le reti aziendali da potenziali attacchi.

Chi è l’ethical hacker

Quello dell’ethical hacking è un approccio proattivo, che permette alle aziende di identificare e correggere le vulnerabilità dei propri sistemi informatici, prima che gli hacker malintenzionati possano sfruttarle.
L’hacker etico (white hat) si muove esattamente come un hacker “cattivo” (black hat), rispettando però l’aspetto etico che lo caratterizza, agendo con il fine di trovare e correggere falle nel sistema, ragionando come un potenziale attaccante.

Competenze

Il ruolo di hacker etico prevede soft e hard skill indispensabili.
Non sono necessarie solo competenze tecniche approfondite e una solida comprensione delle metodologie di attacco, ma l’hacker etico deve in primis possedere un mindset in linea con quello di un attaccante (investigativo, curioso, creativo), al quale va aggiunto un approccio etico assolutamente affidabile.
Vediamo alcune delle principali competenze tecniche che un ethical hacker dovrebbe possedere:

  1. Conoscenza dei sistemi e delle reti
    Deve avere una conoscenza approfondita dei sistemi operativi, dei protocolli di rete e delle architetture di sicurezza, per identificare i punti deboli e le vulnerabilità presenti nelle reti aziendali
  2. Conoscenza e comprensione dei metodi di attacco
    Un hacker etico deve essere in grado di pensare come un malintenzionato, è sempre aggiornato sulle diverse tecniche di attacco e le comprende appieno
  3. Abilità di programmazione
    La conoscenza di diversi linguaggi di programmazione è fondamentale per l’hacker etico, che deve essere in grado di analizzare il codice e individuare eventuali falle di sicurezza
  4. Conoscenza delle leggi e forte etica
    Un aspetto fondamentale dell’ethical hacking è rispettare le leggi e gli standard etici. L’hacker etico deve essere a conoscenza delle leggi sulla sicurezza informatica e svolgere le sue attività nel rispetto delle normative vigenti

Certificazioni

Nel campo dell’ethical hacking, le certificazioni giocano un ruolo fondamentale nel dimostrare le competenze e la professionalità dell’hacker etico.
Esistono diverse certificazioni riconosciute a livello internazionale che offrono una valida credenziale per coloro che desiderano intraprendere una carriera al servizio della sicurezza aziendale.
Tra le diverse certificazioni, però, l’unica che attualmente certifica l’utente come ethical hacker è la CEH (Certified Ethical Hacker), che attraverso un esame finale (312-50) richiede una formazione solida sulle reti informatiche e sulle tattiche utilizzate dagli attaccanti per violare la sicurezza.
L’organizzazione che rilascia licenze CEH è l’International Council of E-Commerce Consultants, il più grande organismo di certificazione per la sicurezza informatica al mondo, in grado di offrire un programma di formazione completo che prepara alla successiva certificazione (vedi sito).
Il possesso di una certificazione CEH è l’unico modo per testimoniare le proprie competenze e nel rispetto degli standard etici.

Apporto all’azienda

L’impiego di un hacker etico può portare numerosi vantaggi alle aziende, contribuendo a rafforzare la loro sicurezza informatica e a mitigare i rischi di attacchi esterni.
Vediamo quali sono alcuni dei benefici che un’azienda può ottenere grazie al suo apporto:

  • Identifica le vulnerabilità, come lacune del software, sicurezza fisica inadeguata o delle policy
  • Analizza il traffico di rete
  • Valuta i metodi con cui gli aggressori eludono firewall, esche e sistemi di rilevamento delle intrusioni
  • Ricerca tutte le informazioni possibili che potrebbero essere preziose per un attaccante
  • Conduce pentest
  • Supporta la simulazione di scenari di crisi di sicurezza informatica
  • Rileva eventuali minacce interne all’azienda
  • Partecipa e assiste all’organizzazione di gare a red team/blue
  • Convalida e implementa metodi di gestione delle patch
  • Educa il team di sicurezza sulle ultime tecniche utilizzate dai criminali informatici

Conclusioni

L’hacker etico rappresenta un importante alleato per le aziende che desiderano proteggere i propri dati e la propria reputazione in un mondo sempre più interconnesso.
Le sue competenze tecniche e il suo approccio proattivo sono strumenti indispensabili per identificare le vulnerabilità e prevenire gli attacchi informatici.
Investire nella sicurezza informatica attraverso l’ethical hacking non solo consente di ridurre i rischi, ma anche di costruire una solida base per lo sviluppo e la crescita dell’azienda nel panorama digitale attuale.